Siamo tutti presi dalle questioni che sappiamo, che vanno dalla perdita delle libertà individuali ai timori per la propria salute e per quella dei nostri cari. E' evidente che è giunto il momento di cambiare i nostri paradigmi, prima di venire stritolati da una visione senza vie di uscita. La richiesta di sicurezza può essere interpretata diversamente, lasciando liberi gli esseri umani dalla dialettica delle contrapposizioni. Occorre investire quindi sulla prevenzione, più che dover correre ai ripari quando la situazione ormai sta precipitando. L'emergenza è un concetto che deve tornare ad essere una situazione determinata da un'imprevedibile contingenza avendo caratteristiche di estemporaneità; non può essere scambiata con la normalità e con il sacrosanto diritto ad un'esistenza libera.
Da un certo tempo lo Shiatsu sta puntando sul sostegno alla salute e al benessere, anziché proporsi solo su dinamiche che siano un'alternativa alle cure a fronte di una situazione di malattia, campo di pertinenza della medicina e a cui lo Shiatsu si affianca restando così all'interno di meccanismi di causa-effetto. Avere come obiettivo il sostegno alla salute e al benessere è importante ora a maggior ragione: anziché ripiegare su dinamiche che poco hanno a che fare con discipline bionaturali, orientarsi verso un sostegno a quella che è la parte sana di noi (approccio salutogenetico), può produrre dei benefici inaspettati sia in termini di recupero energetico sia in termini evolutivi.
Se nel primo aspetto possiamo ritrovare ciò che in tempi non sospetti era già una dinamica tipica dei trattamenti Shiatsu, cioè rimuovere dei blocchi energetici, favorire il ripristino del naturale equilibrio e grazie a questo produrre un complessivo beneficio che possa dare anche un contributo alla ripresa, con il secondo aspetto si entra davvero in nella sfera olistica, dove l'intero individuo è posto al centro e dove ogni piano, fisico, emotivo, psichico e spirituale può essere sostenuto con finalità di evoluzione che implicano tutti i piani dell'esistenza.
La via di uscita definitiva all'attuale situazione non risiede, a mio avviso in qualche pozione miracolosa, bensì nel contribuire all'aumento della consapevolezza delle persone. La coscienza, arrivati a questo punto di caos planetario, ha bisogno di potersi espandere, favorendo uno stile di vita al di là delle logiche del mercato dove ormai l'individuo è portato a vedere perfino sé stesso in funzione di un valore di "merce".
Un individuo che sia libero da schemi e leggi imposte dal mercato e abbia acquisito una maggior consapevolezza potrà avere una visione più ampia e libera e sarà in grado contribuire diversamente alla società, avviando dei processi virtuosi che modifichino sia le dinamiche economiche che politiche del paese di cui fa parte. In fin dei conti la politica, spesso incolpata di ogni male, non è che lo specchio di ciò che un popolo mediamente è nella realtà.
Lo Shiatsu in questo processo di crescita può aiutare l'individuo ad essere più sano sia fisicamente (prerequisito imprescindibile per ogni processo di sviluppo armonico), che più centrato emotivamente ed equilibrato psichicamente. Se ci fermassimo anche solo a questo risultato, potremmo capire immediatamente come anche l'attuale situazione sarebbe potuta essere vissuta e affrontata diversamente. Ma andando più in là con il pensiero, quel pensiero in grado di creare progetti e nuove realtà, possiamo immaginare una società migliore, basata sulla collaborazione e non più sulla competizione, sulla prevenzione e non più sull'emergenza, sul rispetto della natura e non sul suo impoverimento, sulla libera espressione dell'uomo come individuo, come voleva e ancora vorrebbe l'articolo 3 della nostra Costituzione, non più sullo sfruttamento delle persone.
Sempre a mio avviso, lo Shiatsu non è più interpretabile solo come "digitopressione", concetto ormai troppo statico per dei tempi che corrono sempre più in fretta; si può pensare in termini evolutivi anche nel rispetto delle tradizioni, adeguando la proposta di sostegno a dei campi che sono caratteristica dell'essere umano, il quale essendo un tutt'uno sia tra le sue varie componenti che rispetto al cosmo in cui vive, non va più visto come scisso tra materia e spirito.
L'investimento per il futuro oggi come oggi va valutato in termini di miglioramento del livello di esistenza della specie umana. Va pertanto costruito un ponte verso il futuro lavorando "qui-e-ora", sostenendo l'espansione dei nostri livelli più "sottili", affinché scatti quella sorta di alchimia interna che è fonte di risanamento per noi stessi e per ciò che ci circonda.
Se qualcuno è interessato ad approfondire e sperimentare questi aspetti, mi contatti e sarò lieto di offrire un trattamento al passo coi tempi, nel rispetto sia delle attuali disposizioni che della voglia di crescere e di conquistare il proprio benessere fisico, emotivo, psichico e spirituale.
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