Con ... tatto

Come ben tutti sanno, l'organo in cui risiede il senso del tatto è la pelle. La nostra pelle è anche il tessuto che, assieme all'interno dei polmoni e degli intestini, possiede la maggior superficie a contatto con il mondo esterno: circa 300 metri quadri di superficie assorbente nei nostri visceri, quasi 70 metri quadri, se stendessimo tutta la superficie alveolare contenuta nei polmoni, e ben 2 metri quadri di epidermide. Pur non essendo la più estesa, la pelle è però tra tutte e tre queste superfici quella che abbiamo più ... sotto mano!

Approfondendo il discorso possiamo scoprire che, non a caso, per la Medicina Cinese i Polmoni e l'Intestino Crasso appartengano allo stesso elemento, il Metallo, e regolino tra le altre cose il rapporto con "l'altro-da-noi", cioè l'Esterno, anche da un punto di vista psichico, oltre che energetico e organico. La respirazione è però una dinamica attribuibile, anche se in senso lato, alla nostra pelle, che ha bisogno di stare all'aria il più possibile, temperatura esterna permettendo, per poter respirare. Ricordiamo inoltre che la pelle è fondamentale per il nostro equilibrio termico, grazie ai pori che si aprono e si chiudono a seconda del clima circostante. Ci si potrebbe quindi aspettare che anche per la pelle sia il Metallo l'elemento più importante e così è, dato che le parti del corpo che sottostanno a Polmone e Grosso Intestino sono la pelle e i peli.

Ma è il Cuore che governa il senso dal tatto, che ha sede proprio su questa parte più periferica del nostro corpo. Qualcuno spiega questa particolarità, proveniente da una saggezza millenaria, la MTC (Medicina Tradizionale Cinese), attraverso il fatto che il Cuore è la sede del nostro "Shen" cioè la parte più spirituale, interiore e sovrana del nostro Essere ed è attraverso il tatto che l'Imperatore (il Sè) può essere messo in contatto con la periferia più estrema e più materiale del territorio che governa, passando attraverso l'intera vastità dei nostri corpi.

La pelle quindi tramite il senso del tatto è anche sotto il governo del Cuore. E perché no? Pensiamo per un istante a qual'è il moto più spontaneo che abbiamo nell'esprimere ad esempio la tenerezza nei confronti di qualcuno o qualcosa che amiamo: lo abbracciamo e ce lo stringiamo al cuore, giusto? E se desideriamo trasmettere calore o affetto lo esprimiamo con delle carezze, un contatto tra le nostre mani e la pelle di chi riceve, appunto, quella carezza. E se in modo diametralmente opposto non desideriamo affatto la presenza di qualcuno vicino a noi, per i più insondabili motivi, asseriamo che si tratta di una antipatia "a pelle". E come percepiamo l'affetto che ci proviene dalle mani della persona amata se non attraverso un leggero e caldo brivido piacevole che increspa la nostra pelle?

Esistono altre forme di manifestazione per le emozioni, legate a degli altri organi di senso, che si esprimono con le parole (la lingua, sede del gusto), uno sguardo (gli occhi, sede della vista), un sorriso, o le lacrime e anche tutto ciò viene dal Cuore, sia nella nostra percezione contemporanea sia per la tradizione millenaria cinese, ma la scelta del senso collegato a quest'organo è comunque attribuita al tatto.

Anche nel parlare se vogliamo non ferire una persona diciamo di usare un certo "tatto" nell'esprimerci. Con il tatto possiamo instaurare una forma di comunicazione non verbale, ma altrettanto ricca ed efficace: una pacca sulla spalla, il tenersi per mano, o appoggiare una mano aperta sul petto di chi ci sta di fronte per sotto intendere delicatamente "fermati lì", anche solo per un attimo.

Il massaggio è un altra forma di contatto, utile a tonificare o rilassare i nostri muscoli: è tipico l'uso di olii per diminuire l'attrito e per entrare in un contatto profondo tra chi lo esegue e chi lo riceve. E lo Shiatsu, l'arte digito-pressoria che deriva dalla Medicina Tradizionale Cinese, consente a chi riceve una pressione perpendicolare e costante di essere messo in "contatto" con sé stesso e dare il via ad un processo di riequilibrio-energetico, che se non si ripromettere direttamente di curare una malattia, campo di pertinenza medica, può essere un valido aiuto e partecipare al processo di ritrovamento di un nuovo equilibrio tra le varie parti di cui un Essere è costituito. Ci permetterà alla fine di ritrovare la spinta giusta e ripartire. Le mani di un operatore Shiatsu non hanno nulla di magico, ma se eseguita correttamente una seduta Shiatsu può far sentire a chi la riceve lo stesso tipo di sensazione che un bambino prova tra le braccia della propria madre.

E tutto questo universo di sensazioni avviene grazie a questa possibilità di contatto, una comunicazione da Cuore a Cuore.

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